La Proticino Milano è la sezione milanese della Proticino, organizzazione svizzera che riunisce i ticinesi che risiedono al di fuori del Cantone Ticino oltre ai simpatizzanti ed agli amici che si riconoscono nelle finalità del sodalizio.
La sede centrale svizzera della Proticino ha un proprio sito internet, all'interno del quale anche la Proticino di Milano ha una propria pagina. E' lo strumento con il quale avere un quandro completo della presenza delle molte sezioni della Proticino oltre che all'interno della Svizzera nelle numerose nazioni del mondo nelle quali sono presenti le sezioni estere, tra le quali la nostra.
La Proticino di Milano è la sezione estera più vicina al cantone e molti tra i soci lo frequentano abitualmente. Questo sito rissume le nostre attività e
le finalità della sezione.
Affidiamo allora direttamente alle parole del nostro Presidente, avv. Niccolò Ciseri, la presentazione della Proticino Milano traendole dal discorso tenuto a Bellinzona successivamente alla nomina del 2020.
Carissime socie e soci della Pro Ticino, chiamatemi Niccolò.
Con voto unanime ed impegnativo dell’Assemblea dello scorso 27 settembre, mi avete eletto quale vostro presidente della sezione di Milano.
In avvicendamento del pluridecorato e veterano Giancarlo Pometta, che ringrazio per avermi proposto e presentato e con l’entusiasmo che dà l’avvio ad ogni impresa, mi presento a voi assieme al Comitato che – assieme a me – si è lanciato in quest’avventura.
Mi sono “comites” appunto in questa impresa: Luca Corabi de Marchi, avvocato, collega, amico e ticinese, diretto nei rapporti e raffinato nello stile (Sorengo), Claudio Fossati altro ticinese doc di Meride, d’antica e notabile famiglia, Ermanno Rho di Massagno, anch’egli uomo di legge, bibliofilo attento e raffinato lettore di testi, Riccardo Klinguely confederato friburghese, assicuratore e discendente di mastri vetrai, Fabio Pomi, ingegnere confederato lucernese dal cognome fruttato, quanto dal carattere controllato ed accorto uomo del Lago, ed infine ultimo ma non certo ultimo, Alberto Hachen un bernese naturalizzato ticinese (Balerna) dalle smisurate capacità culinarie.
Questa squadra, compatta, allineata e coperta che nei pochi giorni trascorsi dal quel 27 settembre, ha già dato alla Pro Ticino Milano : un sito internet, un indirizzo mail, i relativi contatti mail per i soci, le socie, gli amici ed i simpatizzanti, nonché per tutti coloro che vogliano mettersi in contatto con noi, questa squadra – dicevo - ha già all’attivo un paio di riunioni ed in previsione una cena tutti assieme.
I nostri programmi, in piena sintonia e sinergia con tutte le altre istituzioni, svizzere (Camera di Commercio, Società Svizzera e Circoli, Scuola Svizzera, Svizzera Turismo etc…) saranno e sono indirizzati ad unire e consolidare lo spirito svizzero di libertà, indipendenza ed unione fra istituzioni e più ancora fra gli individui che svizzeri nelle radici, nei rami e nei frutti, non hanno mai perduto, ma se del caso, esaltato, questo loro valore aggiunto di essere Svizzeri ed al tempo stesso vivere, lavorare e crescere in Italia.
A ciò fa da corona e corollario la lingua italiana, lo spirito libero, il carattere puntiglioso, la mente aperta e la multiforme essenza di una cultura che non disgrega, ma unisce, che non subisce, ma propone, che anima e non si abbatte.
L’aver lasciato - generazioni fa – le terre dei nonni, ma non averle dimenticate, l’averle sempre ritrovate nei racconti e nel lessico familiare, nelle abitudini dei padri, nei piatti della domenica, nei segni del cuore e negli auguri delle feste: questo è il legame, questo il filo, non solo rosso, il valore sicuramente aggiunto, che ci lega alla nostra terra del Rütli.
Ed oggi, io stesso, discendente di antichi decoratori di Ronco, divenuti poi fiorentini e pittori ed infine artisti riconosciuti, con un’allegra e determinata schiera di amici, sono a riprendere da Milano, Bellinzona e dal mai abbandonato Ticino, l’avventura degli avi, risalendo quel Lago disceso mille volte ed una di più, risalito con il nuovo “Verbano”, in attesa di scorger le case di Ronco, il suo campanile, le rive del porto, Ascona lontana e la Maggia a confine.
E dunque miei cari, in questo segno di rinnovata tradizione, di tradizionale novità e d’eterno sviluppo, ci auguriamo – assieme a voi – un futuro di incontri, di allegre serate, di cultura, di svago e di affanni sospesi, nella sempre nuova e profonda certezza di essere “Liberi e Svizzeri”.
Bellinzona, 16 ottobre 2020
Niccolò G. Ciseri